08.03.2024
Nonostante i dati ancora provvisori, tra gennaio e dicembre 2023 si registra, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, una netta riduzione delle denunce di infortunio in complesso (-16,1%), dovuta alla diminuzione dei casi avvenuti in occasione di lavoro (-19,2%) e alla ripresa di quelli in itinere (+4,7%). Il contributo maggiore è stato quello delle lavoratrici, che hanno segnato un -27,6%, mentre la riduzione della quota maschile è stata dell’8,1%.
Circa il 15%
di tutti gli infortuni al femminile del 2022 ha riguardato le lavoratrici con
un’età compresa tra i 50 e i 54 anni, che risultano, quindi, le più colpite. In
particolare, in questa fascia d’età, gli infortuni delle donne costituiscono
oltre il 46% del totale riferito a entrambi i generi. Inoltre, dei 133 casi
mortali femminili avvenuti nello stesso anno, oltre un quinto, con 27 casi,
riguarda la classe di età 50-54 anni. Si passa poi alla fascia delle 55-59enni,
con 21 casi, e a quella delle 40-44enni, nella quale si sono verificati 17
decessi.
LE MALATTIE PROFESSIONALI PIÙ DIFFUSE SONO QUELLE DEL SISTEMA
OSTEO-MUSCOLARE E DEL TESSUTO CONNETTIVO
Nel 2022 le
lavoratrici hanno denunciato 15.881 malattie professionali, 1.003 casi in più,
pari al 6,7%, rispetto all’anno precedente. Le malattie del sistema
osteo-muscolare e del tessuto connettivo si confermano le più diffuse e,
insieme a quelle del sistema nervoso, superano il 92% delle denunce femminili.
Tra le patologie del sistema osteo-muscolare, le malattie più frequenti sono le
dorsopatie e i disturbi dei tessuti molli (90%) e, tra quelle del sistema
nervoso, la quasi totalità è rappresentata dalla sindrome del tunnel carpale.
Queste tre patologie rappresentano il 74% delle denunce totali, ma la quota per
le lavoratrici è dell’85% contro il 70% per gli uomini.
PIÙ FREQUENTI TRA LE DONNE I DISTURBI PSICHICI
Si distinguono per consistenza della quota femminile sul totale delle denunce nella stessa patologia, i disturbi psichici e comportamentali e le malattie della cute, rispettivamente con il 52% e il 40%. In particolare, nel 2022, i disturbi psichici sono stati denunciati in misura simile da entrambi i sessi, con 195 casi per le donne e 183 per gli uomini, ma per le lavoratrici la percentuale sul totale delle loro malattie è dell’1,2%, il triplo di quella dei lavoratori, pari allo 0,4%. A prevalere sono i disturbi nevrotici, legati a stress lavoro-correlato, che rappresentano l’81% dei disturbi psichici per le donne e il 73% per gli uomini, seguiti dai disturbi dell’umore, rispettivamente pari al 13% e al 23%.