COME PROGETTARE ED ATTUARE UN CAMBIAMENTO DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA DI UN’AZIENDA


18.07.2024

Immagine  COME PROGETTARE ED ATTUARE UN CAMBIAMENTO DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA DI UN’AZIENDA

Quando un’azienda decide di cambiare la propria cultura della sicurezza, è consigliabile avvalersi di soggetti esterni che, dopo aver analizzato le particolarità dell’organizzazione. Passando, ad esaminare il processo di cambiamento, esso può essere articolato in sei distinte fasi.

 RICONOSCERE IL BISOGNO DI UN CAMBIAMENTO

La prima fase, anche se può sembrare banale, è quella relativa alla necessità, da parte dell’organizzazione, di riconoscere il bisogno di un cambiamento. La consapevolezza iniziale della necessità di un cambiamento può essere la conseguenza di:

  • eventi indesiderati (un grave infortunio, conflittualità sindacale, ecc.);
  • pressione esterna esercitata dal legislatore;
  • audit di prima, seconda o terza parte che producono risultati inattesi;
  • un cambio dei vertici aziendali dove il nuovo “capo” è molto sensibile al tema “salute e sicurezza”, ecc.

 CONDIVISIONE DEI PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA DELL'ORGANIZZAZIONE

 ·         La seconda fase riguarda la condivisione dei punti di forza e di debolezza dell'attuale organizzazione. Ciò si deve tradurre in una approfondita discussione riguardo l’attuale cultura della sicurezza in modo da giungere ad elaborare una diagnosi condivisa e porre le basi per un accordo sulla necessità di introdurre il cambiamento. Naturalmente, in questa discussione devono essere coinvolti tutti gli attori a cominciare dai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza fino ai rappresentanti di eventuali imprese appaltatrici operanti con continuità all’interno dell’azienda.

 ANALISI APPROFONDITA

La terza fase è quella dedicata ad un’analisi approfondita il cui obiettivo è identificare i punti di forza dell’attuale cultura della sicurezza dell’organizzazione e le caratteristiche organizzative che più influenzano negativamente la gestione della salute e sicurezza sul lavoro. Per questo motivo, trattandosi di un processo di cambiamento che necessita di tempi lunghi bisogna concentrarsi solo sui punti essenziali indirizzando su di essi gli sforzi per il cambiamento.

 DEFINIZIONE DEL PROGRAMMA

La quarta fase riguarda la definizione del programma. Visto che l’attuale situazione della cultura della sicurezza è stata valutata come insoddisfacente, allora è indubbio che è nell’organizzazione che vanno ricercate le cause e, in particolare, nei comportamenti organizzativi delle figure apicali. Non ci si può certo aspettare di cambiare la cultura della sicurezza dell’organizzazione se non prima si cambia il contesto in cui la stessa si è sviluppata.

Per definire un programma vanno individuate le azioni da mettere in atto per modificare ciò che, nell’organizzazione, è radicato e che ostacola il cambiamento creando delle barriere verso tutte le iniziative atte a promuovere la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro.

 TEMPI DI ATTUAZIONE

La quinta fase è centrata sull’attribuzione dei tempi di attuazione delle varie azioni definite nel programma.

Alcune azioni possono essere messe in atto e concluse in tempi rapidi in modo da dimostrare che il processo di cambiamento positivo è iniziato; un tipico esempio è costituito dagli interventi migliorativi su luoghi e attrezzature di lavoro. Accanto a queste ci sono una serie di azioni sostanziali, tra cui l’integrazione di fattori umani e organizzativi che, pur potendo essere attivate in tempi rapidi, richiedono fasi diverse e producono effetti gradualmente. Da non dimenticare una serie di azioni concrete volte a rafforzare i punti di forza dell'azienda al fine di mantenere o sviluppare le pratiche che già garantiscono un buon livello di sicurezza. Infine, ci sono anche le azioni che hanno come obiettivo quello di definire una corretta e bilanciata percezione del contesto ambientale in modo da correggere “visioni” distorte della realtà aziendale.

 GESTIONE DEL PROGRAMMA

Infine, la sesta fase è centrata sulla gestione del programma. L’azienda dovrebbe gestire l'implementazione del programma di trasformazione organizzativa come se fosse un investimento tecnico dove è manifesta la volontà “politica” di svilupparlo e di raggiungere gli obiettivi di cambiamento fissati. L’attuazione delle azioni definite nel programma deve essere:

  • pianificata;
  • dettagliata operativamente;
  • supportata a tutti i livelli;
  • adattata alle mutevoli condizioni ambientali;
  • comunicata efficacemente;
  • monitorata;
  • valutata.

 ·         In questa fase devono essere previsti appositi report sui progressi avvenuti in modo da discuterli con i vertici aziendali. Da non dimenticare, infine, che qualsiasi infortunio che si verifica, nonostante gli sforzi intrapresi, può mettere a rischio il processo avviato. Pertanto, per sostenere lo sviluppo della cultura della sicurezza, è essenziale analizzare l’evento e risalire alle cause prime dello stesso in modo da individuare le azioni che ne impediscano il ripetersi allineandole alle altre azioni riguardanti il processo di cambiamento in atto.