15.05.2025
PROGRAMMA DI FORMAZIONE PER LAVORATORI IN SPAZI CONFINATI come Depositi Scantinati e Cantine
Gli ambienti di lavoro confinati o sospetti di inquinamento provocano ogni anno numerosi infortuni gravi e mortali, spesso aggravati anche dalla mancanza di adeguate procedure per le emergenze, nonostante l’entrata in vigore di normative come il DPR 177/2011 che regolamenta la qualificazione delle imprese e dei lavoratori che operano in ambienti confinati e le procedure di sicurezza da seguire. In questa tipologia di spazi a elevato rischio rientrano una serie di ambienti di lavoro che richiedono l'adozione di precise procedure di emergenza, un’idonea valutazione dei rischi specifici e un’adeguata formazione e addestramento. Cosa sono (definizione della norma UNI 11958)
Un ambiente confinato è uno spazio circoscritto non progettato e costruito per la presenza continuativa di un lavoratore, ma di dimensioni tali da consentirne l’ingresso o lo svolgimento del lavoro assegnato, caratterizzato da vie d’ingresso o uscita limitate e/o difficoltose, con possibile ventilazione sfavorevole, all’interno del quale non è possibile escludere la presenza o lo sviluppo di condizioni pericolose per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Ad esempio:
L’ambiente confinato è quindi uno spazio in cui sussistono le seguenti condizioni:
Le statistiche relative agli infortuni sul lavoro mostrano che un considerevole numero di morti e infortuni gravi è associato ad attività svolte in ambienti confinati, all’interno dei quali possono venirsi a creare condizioni atmosferiche e ambientali tali da favorire il verificarsi dell’evento incidentale.
Una panoramica di alcune casistiche di infortuni che si sono verificati in spazi confinati:
Asfissia da ossigeno insufficiente: un lavoratore entra in un serbatoio senza controllare i livelli di ossigeno e perde conoscenza. Il soccorso di un collega porta a un secondo infortunio.
Esplosione in un silos: durante la manutenzione, si accumula gas infiammabile all'interno dei silos. Un'azione di apertura provoca un'esplosione, causando gravi ferite.
Caduta durante l'accesso: un operaio scivola mentre scende in un pozzo per effettuare delle riparazioni. La mancanza di dispositivi di protezione lo porta ad una caduta che provoca fratture.
Incidente durante il salvataggio: un soccorritore tenta di salvare un collega in difficoltà in uno spazio confinato e subisce gli stessi rischi, rimanendo anche lui intrappolato.
Contaminazione chimica: un lavoratore maneggia sostanze chimiche in un serbatoio senza indossare i DPI adeguati. Si verifica una fuoriuscita, provocando irritazioni e necessitando di trattamento medico.
Questi esempi evidenziano l'importanza di una rigorosa formazione, procedure di sicurezza e l'uso di equipaggiamento protettivo per prevenire infortuni in spazi confinati.
Gli obblighi del datore di lavoro Il D.lgs. 81/08 ha ribadito la necessità di effettuare la valutazione dei rischi ponendo specifica attenzione alle attività che espongono i lavoratori a fattori di rischio per la sicurezza e la salute a causa della presenza di sostanze tossiche, asfissianti o infiammabili. Ecco come:
Per censire gli spazi confinati della tua azienda e procedere, se necessario, con la valutazione del rischio fatti affiancare da un tecnico formato e qualificato. Ricorda: La formazione teorico-pratica dei lavoratori che operano in ambienti confinati è un obbligo per il datore di lavoro.
Il Centro di Formazione Ascom Vittorio Veneto mette a disposizione un percorso formativo completo che risponde ai requisiti dell’Accordo Stato-Regioni del 17 aprile 2025. Contattaci subito! (0438 555146)