COS'È IL RISCHIO CHIMICO?


18.07.2025

Immagine  COS'È IL RISCHIO CHIMICO?

Tra i rischi descritti e normati all'interno del D.lgs 81/08 uno dei più diffusi all'interno dei luoghi di lavoro è il rischio chimico. Infatti, contrariamente a quanto si è portati a credere, non si tratta soltanto di un rischio limitato alle industrie chimiche e ai laboratori, ma è presente in tutte le aziende che adoperano determinati tipi di sostanze.

Il Documento di Valutazione del Rischio Chimico (DVR chimico) viene redatto con l’obiettivo di analizzare i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori derivanti dalla presenza di agenti chimici pericolosi, così come definiti dall’art. 222 del D.Lgs. 81/2008.

Ci sono diverse tipologie di rischio chimico che si differenziano in base al tipo di pericolo costituito dalla sostanza chimica. Nello specifico si parla di pericoli che possono essere suddivisi in 3 grandi categorie ovvero:

  • Pericoli per la salute;
  • Pericolo incendi o esplosioni;
  • Pericoli per l'ambiente.

di questi solo i pericoli per la salute e il pericolo incedi ed esplosioni sono concernenti la normativa sulla sicurezza sul lavoro.

TALI AGENTI POSSONO ESSERE:

  • Contenuti nei prodotti utilizzati o nei rifiuti generati dai processi produttivi
  • Prodotti dalle attività lavorative stesse (es. fumi di saldatura, sostanze intermedie, etc.)

Sebbene spesso sottovalutato, il rischio chimico rappresenta una delle principali cause di infortunio nei luoghi di lavoro. Infatti, un’analisi condotta da INAIL su 106 eventi infortunistici con 132 decessi, avvenuti tra il 2002 e il 2012, evidenzia come la maggior parte di tali eventi si sia verificata nei settori metalmeccanico e chimico (35%), seguiti dall’edilizia (17,9%).

Il D.Lgs. 81/2008 (art. 224, comma 2) prevede due possibili scenari di rischio:

  • Rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute
  • Rischio non basso per la sicurezza e non irrilevante per la salute, il che richiede ulteriori misure di prevenzione e protezione

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

La valutazione del rischio chimico è uno degli obblighi che ricadono sul datore di lavoro il quale, successivamente dovrà provvedere a redigerne una relazione da integrare e conservare all'interno del DVR. L'obbligo del datore di lavoro è quello di determinare a priori la presenza di eventuali agenti chimici in azienda. Utilizzando gli strumenti messi a disposizione dalla normativa, il datore di lavoro dovrà:

  1. individuare la presenza di eventuali prodotti o agenti chimici sul luogo di lavoro;
  2. controllare la Scheda dati di sicurezza di tali prodotti;
  3. valutare l'esposizione dei lavoratori alle sostanze chimiche pericolose;
  4. analizzare i dati emersi;
  5. elaborare misure preventive e protettive;
  6. nominare un medico competente per la sorveglianza sanitaria.

Rischio chimico: le misure di prevenzione e protezione

Per quanto riguarda le misure di sicurezza che il datore di lavoro dovrà mettere in atto nel caso in cui l'analisi porti alla luce un rischio non basso e non irrilevante per la salute, esse sono:

  • Progettare, ove possibile, processi lavorativi più appropriati;
  • Valutare, ove possibile, la sostituzione dell'agente chimico pericolo;
  • Fornire ai lavoratori DPI adeguati;
  • Fornire ai lavoratori informazione e formazione specifica adeguate;
  • Installare, se è il caso, dispositivi di protezione collettiva adeguate;
  • prevedere metodi appropriati per la conservazione, l'utilizzo, il trasporto e lo stoccaggio degli agenti chimici.

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