29.08.2025
I dati mostrano che la conoscenza dei costi della non sicurezza può portare ad un sensibile risparmio dei costi aziendali.
In questi anni uno degli elementi più interessanti, emersi nel lavoro di ricerca e promozione dell’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (Inail), è relativo al tema dei costi della non sicurezza.
È ormai evidente che per favorire nelle aziende l’investimento in sicurezza, in formazione, in dispositivi di protezione e tutela, non sia più sufficiente insistere sulla moltitudine dei rischi, sulla loro gravità, sugli infortuni possibili. Le aziende conoscono perfettamente, o almeno dovrebbero conoscerli, i costi della sicurezza dati dalla conformità alla normativa. Costi che in molti casi non sono vissuti come un investimento prezioso ma come un costo superfluo.
Quello che probabilmente manca in molte aziende è il ragionare sui costi che si rischiano di affrontare se non si investe in sicurezza: dal costo legato alle assenze per malattia dei dipendenti a quelli connessi alle sostituzioni di lavoratori infortunati, dalle spese per il tempo impiegato dal personale per effettuare indagini sull’incidente a quelle derivanti dalla mancata produzione, dagli oneri dovuti a sanzioni penali e costi assicurativi ai decrementi legati alla sosta degli impianti, …
L’impressione è effettivamente è che i costi della non sicurezza non siano così chiari alle aziende, mentre sono molto più chiari i costi della sicurezza.
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