LAVORATORI STRANIERI: I RIFERIMENTI LEGISLATIVI DEL TESTO UNICO


25.09.2025

Immagine LAVORATORI STRANIERI: I RIFERIMENTI LEGISLATIVI DEL TESTO UNICO

In questi ultimi decenni è indubbiamente aumentato, in maniera quasi costante, il numero dei lavoratori stranieri in Italia, provenienti in gran parte da Paesi extra-Unione europea.

Il documento/focus tecnico Inail “Comunicazione in materia di salute e sicurezza per i lavoratori stranieri “, pubblicato nel dicembre del 2024 ed elaborato dal CTSS dell’Inail, indica che stando al “XIV Rapporto annuale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, a tutt’oggi” i lavoratori stranieri “ammontano a più di 2,3 milioni”.

E i settori con la “più alta incidenza di occupati stranieri sono i seguenti:

  • servizi personali e collettivi (es. sanità, pulizie, assistenza domiciliare);
  • agricoltura;
  • ristorazione e turismo (HO.RE.CA.);
  • costruzioni.

In considerazione del fatto che in molti i casi i lavoratori stranieri sono impiegati in settori ad alto rischio, ad esempio l’edilizia, l’agricoltura e la logistica, magari con condizioni di precarietà contrattuale o di lavoro irregolare e in presenza di altre possibili condizioni di vulnerabilità, è bene soffermarsi costantemente sulle tutele necessarie all’incolumità della loro salute e sicurezza.  

Il documento Inail citato in apertura, si sofferma brevemente su alcuni riferimenti legislativi nella normativa italiana.

  • Art. 1 comma 1: “il decreto garantisce l’uniformità della tutela delle lavoratrici e dei lavoratori sul territorio nazionale attraverso il rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, anche con riguardo alle differenze di genere, di età e alla condizione delle lavoratrici e dei lavoratori immigrati.
  • Art. 11 comma 6: “le amministrazioni pubbliche promuovono attività specificamente destinate ai lavoratori immigrati o alle lavoratrici, finalizzate a migliorare i livelli di tutela dei medesimi negli ambienti di lavoro”.
  • Art. 28 comma 1: “la valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori comprende anche quelli collegati allo stress lavoro-correlato e quelli riguardanti le lavoratrici in gravidanza, le differenze di genere, l’età, la provenienza da altri Paesi”.
  • Art. 36 comma 4: “se l’informazione riguarda lavoratori immigrati, essa avviene previa verifica della comprensione della lingua utilizzata nel percorso informativo”.
  • Art. 37 comma 13: “se la formazione riguarda lavoratori immigrati, essa avviene previa verifica della comprensione e conoscenza della lingua veicolare utilizzata nel percorso formativo”.